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Nei primi venticinque anni di vita dell'Italia postfascista, Panfilo Gentile e gli altri teorici liberali proposero ai cittadini un modello di Paese radicalmente alternativo a quello vigente. L'Italia che sognavano era caratterizzata dalla difesa dei diritti dei cittadini, dalla costruzione di una democrazia dell'alternanza e dalla promozione di un'economia sana e dinamica. Ma quando si avvidero che il percorso intrapreso dalle classi dirigenti procedeva nella direzione opposta, ne denunciarono con forza le degenerazioni di stampo clientelare e partitocratico; in tutta risposta, il potere li sospinse ai margini del dibattito pubblico. Eppure le loro analisi sono ancora illuminanti, permettendoci di intravedere come avrebbe potuto evolversi, e non si è evoluta, la democrazia italiana. Ecco la ragione per cui occorre conoscerne la storia, che in questo libro viene ricostruita con rigore e originalità.